Ridurre comportamenti illeciti e di carattere corruttivo al fine di aumentare la competitività delle aziende in base alla legge n. 114 del 2014
Con la l. n. 114 del 2014 il legislatore ha inteso riformare e completare la normativa in materia di anticorruzione emanata già nel 2012.
Lo scopo principale del disegno di legge è rappresentato dall’impegno a favore della prevenzione e della repressione del fenomeno della corruzione attraverso un approccio globale all’esercizio dell’impresa, all’interno della quale sanzioni ed ammende si configurano solamente come alcuni dei fattori per la lotta alla corruzione e all’illegalità nell’azione amministrativa. In particolare a sostegno della riforma si pongono la volontà di realizzare sistemi trasparenti e di controllo generale da parte dell’utenza sugli affari delle aziende più ampi e complesse oltre a motivazioni di trasparenza e adeguamento dell’ordinamento giuridico italiano agli standards internazionali.
Risulta facilmente intuibile come il dilagare di comportamenti illeciti e di carattere corruttivo portino a danni di competitività delle aziende italiane sul panorama internazionale che si traducono in danni di ordine economico, dal momento che disincentiva gli investimenti anche stranieri, frenando di conseguenza lo sviluppo economico.
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